In questi ultimi dieci anni, dalla primissima volta che lo vidi in Tv, Roby Bruzzone di Ovada lo presi subito come esempio e in qualche modo modello da seguire. Per tanti i miti sono calciatori, attori, o musicisti e il mio negli ultimi anni è stato un camminatore (con protesi o come preferisce chiamarsi lui dalla gamba in spalla) e avventuriero dall’incredibile cuore e carisma. Custodisco gelosamente stampata la sua prima email di risposta come una sorta di reliquia (ricordo la felicità nel leggere il suo nome nella mia casella di posta), poi è arrivata l’intervista realizzata per Avvenire, la videointervista per Radio Gente Nerd e infine la possibilità di portarlo a Foligno per l’evento di festeggiamento dell’Associazione ChiaroScuro e della rivista numero 50 di cui sono direttore responsabile, parlarci a cena, scambiare idee, chiacchierare di viaggi, natura e presentarlo anche durante la serata. Chiaramente ne è nata una serata incredibile ma ciò che mi ha sorpreso di più il suo grande carisma e carica nell’affrontare ogni tipo di difficoltà. Nella serata sono stati presentati anche i suoi due libri “Limiti” e “Africa Sotto Zero” scritti insieme a Federico Blanc.
Un emozione unica che non dimenticherò mai, lo ringrazio ancora per la disponibilità e soprattutto la grande semplicità con la quale riesce ad arrivare a tutti.
La giornata che si conosce il proprio idolo è sempre una giornata speciale! Alla prossima avventura.